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Ostra
Una leggenda narra che la città romana di Ostra, costruita sulle rive del fiume Misa, fu distrutta, e i pochi superstiti si rifugiarono su un’altura, nei possedimenti di Bodio; fondando una nuova città che in onore del loro salvatore fu chiamata Montalboddo. Nel 1790, Papa Pio sesto, concesse il titolo di Città, e nel 1881 venne ripristinato l'antico nome di Ostra. Il centro urbano è costellato di palazzi nobiliari e numerose chiese di grande prestigio che ne evidenziano subito l’antica eleganza mantenuta fino ai nostri giorni in simbiosi con un ambiente agricolo dedicato alle colture specializzate come vino, olio e miele.
Il centro storico è protetto da una spettacolare cinta muraria fortemente scarpata e difesa da nove torrioni poligonali. Chiese e palazzi nobiliari si raccolgono nei pressi della piazza principale, sul punto più alto del paese. Qui si affaccia il settecentesco Palazzo Comunale con il bel Teatro La Vittoria e la scenografica Torre Civica ricostruita nel Novecento. Sulla piazza si affaccia anche la Chiesa di S. Francesco con opere importanti opere di scuola marchigiana del XVI e XVII secolo. Sulla parte opposta la splendida chiesa di San Rocco con pregevoli stucchi, un organo Gaetano Callido del 1771, e tele di Giacinto Brandi e Pietro da Cortona.
Scendendo lungo il corso si incontra la Chiesa del Santissimo Crocifisso con un bellissimo portale è sormontato da archi romanici e gotici che lascia visibile una scritta in cotto con l’anno di edificazione: 1333. L’intera facciata, malgrado qualche rifacimento, mantiene la sua matrice medievale. All’interno è custodita la splendida scultura lignea che ritrae un realistico, e drammatico Cristo agonizzanterealizzata da Bartolomeo Silvestri da Verucchio. Tra i numerosi palazzi nobiliari si scende fino alla Chiesa di San Filippo Neri con una tela realizzata da Claudio Ridolfi raffigurante il Transito di San Giuseppe.
All'ingresso della città si trova il Santuario della Madonna della Rosa del XVIII sec., monumentale edificio sacro meta di pellegrinaggi. Sorto attorno a una sorgente d'acqua ritenuta miracolosa, conserva inglobata al suo interno una più antica edicola sacra. Poco distante sorge il Santuario del SS. Crocifisso del 1333 dalla bella facciata in stile gotico e, fuori dal paese, il Santuario di S. Maria Apparve.