Sulla sommità del monte Conero, dove lo sguardo ha un’ampia veduta sul porto di Numana e la costa di Marcelli, sorge l’abbaziale di San Pietro con i resti dell’antico monastero benedettino. Il complesso, di cui si ha notizia nel 1038, ha sofferto molte distruzioni, anche durante l’ultima guerra. La facciata, frutto di un restauro settecentesco, s’innesta nel corpo di fabbrica medievale visibile nel fianco destro, ritmato da lesene e archetti pensili. In corrispondenza della torre campanaria vi è un portale, tamponato, con paraste decorate da un elegante tralcio abitato da uccelli, mentre nella lunetta si conserva un’iscrizione frammentaria che fa memoria della ricostruzione della chiesa ultimata nel 1203.
Un’ampia scalinata conduce all’aula basilicale scandita in tre navate da colonne e pilastri. Nel 1558 a seguito di un incendio che distrusse le coperture voltate, venne aggiunto il coro e ristrutturata la sottostante cripta.
Notevole è l’omogenea serie di capitelli in opera nella chiesa e nella cripta scolpiti nel tenero calcare locale caratterizzata da un ricco repertorio di forme ancora di sapore classico con figure geometriche, vegetali e animali, reali oppure mostruosi, che traggono ispirazione dal multiforme bestiario romanico e che trovano più di un raffronto nei capitelli del XII secolo in opera nella chiesa abbaziale di Fiastra.
Il testo è tratto da Il romanico nelle Marche a cura di Claudia Barsanti, Pio Francesco Pistilli, Ars media, Fermo, 2000.
da consultare il video BADIA DI SAN PIETRO. RIVIERA DEL CONERO (ANCONA, ITALY)