È una leggenda molto suggestiva quella narra la nascita di Sirolo: il Dio che dipinse e tracciò le linee della costa Adriatica, iniziò da Nord, verso Trieste e nel suo scendere in direzione Sud fino al Gargano, perse una perla in mare. Quella perla è appunto Sirolo non a caso denominata Perla dell'Adriatico.
IL TRAVE
il lungo scogli del trave, quasi un biglietto da visita per Sirolo, è una formazione geologica antica e alquanto inconsueta perché si estende in mare per quasi un chilometro di lunghezza. Per buona parte della sua estensione affiora dall'acqua ed è tranquillamente visibile tanto che gli antichi pensavano che arrivasse fino alle sponde della Croazia attraversando tutto l'Adriatico, quasi un ponte poi crollato dalla malvagità umana e dall'incapacità di vivere pacificamente.
LE DUE SORELLE
Due scogli vicini l'uno all'altro emblema dell'Adriatico più pulito e meta di ogni turista destano attenzioni e curiiosità. Non stupisce dunque che attorno a queste due formazioni rocciose siano nate leggende che parlano di esseri mitici e fantastici che li hanno abitati.
Tra queste la bella Sirena che le abitava e con la sua dolce voce e il melodioso canto attiva i marinai di passaggio nella grotta degli Schiavi per tenerli prigionieri. Demone del mare che troppi guai aveva combinato , per maleficio fu trasformato in pietra e diviso in due scogli: le due sorelle.
LA GROTTA DEGLI SCHIAVI
Questa grotta, realmente esistita, ma crollata attorno agli anni Trenta, era il covo prediletto dei pirati del mare che qui portavano i loro prigionieri. Fu portata anche una giovane principessa, forse proveniente dal veneto, giovane bella che i pirati avevano rapito. La giovane dopo tanto piangere per la lunga prigionia si sciolse nelle sue lacrime dando origine ad una nuova sorgente che scorrendo arrivava al mare.
Tratte da: Borgognoni, Recanatini, Forlani - "Il Cònero dei misteri"; Forlani - "Cònero: i migliori itinerari del Parco"; Bartolucci - "Miti e leggende del Cònero anconitano".