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Serra De' Conti
È uno dei centri storici meglio preservati della provincia, con l'antico impianto urbanistico medievale e la bella cinta muraria in cotto. Fra il XII ed il XIII secolo i monaci provenienti dall'abbazia benedettina di S. Croce di Sassoferrato fondarono una pieve ed in seguito fu edificato il castrum, che costituì il nucleo principale del centro urbano. Sorge su di un colle in bella posizione panoramica, dal quale si può godere la vista di una campagna fertile e ricca di colture tradizionali come la cicerchia e la vite. La monumentale porta della Croce del XIV-XV secolo, una delle più significative testimonianze di architettura militare del territorio. Nella lunetta della porta più interna si può ammirare la Deposizione di Gesù dalla Croce, realizzata dal pittore neomanierista Bruno d'Arcevia (XX sec.).
Il monastero con la Chiesa di S. Maria Maddalena del XIV-XVII sec. è forse il simbolo del paese, per i legami che da sempre uniscono il convento di clausura con la cittadina, con la sua forma ellissoidale evoca le morbide forme e lo spazio curvilineo ideato dal Borromini
La chiesa, ricca di stucchi e dipinti, conserva monumentali candelabri in legno intagliato e un prezioso paliotto ricamato. Il Palazzo Comunale, di stile neoclassico, si sviluppa intorno al Chiostro di San Francesco che apparteneva all'omonima chiesa ed al monastero, entrambi abbattuti nell'800. Nella sala consiliare vi sono alcuni affreschi alcuni dei quali attribuiti a Pietro Paolo Agabiti da Sassoferrato. Passeggiando per le curate vie del centro si giunge alla Chiesa della Santa Croce del XVI sec. con un affresco con la Leggenda della Vera Croce e risalente all'attività giovanile di Giovanni Battista Lombardelli (1537 circa - 1592), e alla Chiesa di S. Michele fondata dai benedettini nel 1290. La struttura ad impianto romanico si armonizza in maniera suggestiva con gli elementi gotici delle monofore, del portale, del tabernacolo e del ciborio. Interessanti gli affreschi di scuola marchigiana realizzati tra Quattrocento e Cinquecento. La Fornace Hoffman, che ha prodotto laterizi dal 1884 al 1971, è un tipico esempio di archeologia industriale del XIX secolo. Di proprietà privata, è stata ristrutturata ed è ora un luogo ricreativo e culturale.