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Osimo
L'antica città di Osimo si erge sull'alto di un colle (265 m. slm) la cui particolare posizione permette allo sguardo di spaziare verso il mare e verso l'entroterra. Edificata sopra un importante insediamento piceno, la colonia romana di Auximum sorse in posizione strategica a controllo delle vie di transito che dall'entroterra portavano al mare.
Ad Osimo si può ripercorrere, attraverso i suoi monumenti, la storia della nostra regione: l'epoca romana è narrata dalle possenti mura di cinta, dai ruderi di fonte Magna e dalle statue acefale conservate nell'atrio del palazzo comunale da cui il detto che descrive gli “osimani senza testa”. Dell'epoca tardo antica sono rimasti rari reperti conservati nella cripta della cattedrale, quali i sarcofagi di S. Leopardo e dei SS. Martiri, con stupendi bassorilievi raffiguranti scene di caccia e episodi dell'Antico e Nuovo Testamento del IV sec.
Il basso Medioevo è uno dei periodi più floridi della città, come testimonia l'ampliamento della splendida Cattedrale di S. Leopardo.
Nel Cinquecento vengono realizzate opere pittoriche di importanti maestri quali Battista Franco, Girolamo Siciolante o Sciolante da Sermoneta (1521 - 1580) e Simone de Magistris (1538? – 1613), conservate nel Museo diocesano. È sicuramente il barocco e il neoclassico che segnano in maniera inequivocabile l’aspetto di Osimo con i tanti monumenti che si possono ammirare percorrendo le vie del centro storico: il Palazzo Comunale eretto su disegno dell'architetto maceratese Pompeo Floriani, il Collegio Campana, capolavoro del grande architetto arceviese Andrea Vici (1744-1817), allievo di Luigi Vanvitelli, che contiene al suo interno uno splendido teatrino ed una cappella, e Palazzo Gallo che custodisce un soffitto affrescato da Niccolò Pomarancio.
La Basilica di San Giuseppe da Copertino, tipico esempio di chiesa francescana marchigiana in stile romanico - gotico, fu iniziata prima del 1247 e terminata nel 1308. Dedicata inizialmente a San Francesco, dal 1781 venne intitolata a San Giuseppe da Copertino di cui conserva le spoglie nella cripta.