Serra De' Conti Il progetto La Memoria dei Luoghi è stato ideato dal Sistema Museale della Provincia di Ancona con il sostegno della Provincia di Ancona e della Regione Marche, per raccogliere, conservare, rendere disponibile tramite il web, la ricca documentazione del nostro territorio. http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti 2016-01-25T06:04:36+00:00 La Memoria dei Luoghi simonedigrandi.ag@gmail.com Joomla! - Open Source Content Management DISPENSA, CUCINA E REFETTORIO DEL TEMPO SOSPESO di Tommaso Lucchetti 2015-10-28T09:45:13+00:00 2015-10-28T09:45:13+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/325-dispensa-cucina-e-refettorio-del-tempo-sospeso-di-tommaso-lucchetti Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p><strong>Dispensa, cucina e refettorio del tempo sospeso: Oggetti e carte per un complesso sistema di saperi monastici </strong></p> <p> </p> <p>Nel raccontare l’antica quotidianità delle clarisse nelle “Stanze del tempo sospeso” gli ambienti e le teche del Museo riportano suggestivi oggetti in grado di restituire lo spirito profondo di quel complesso e raffinato sistema culturale, al tempo stesso materiale ed intellettuale, che at- traverso i secoli monasteri e conventi hanno codificato tra agronomia, gastronomia e senso della convivialità. Molte- plici erano infatti i saperi che articolavano la gestione delle risorse in dispensa, le laboriose preparazioni di cucina e pasticceria, i corredi da mensa e le regole da mensa vigenti nel refettorio. Oltre alle stoviglie ed agli utensili esposti nelle vetrine, sono anche le carte conservate nell’archivio del monastero di Santa Maria Maddalena a testimoniare e restituire nel tempo pratiche alimentari e cucinarie, che, dall’interno delle mura claustrali, nel tempo sono filtrate verso tutta la comunità di Serra de Conti, divenendo identità stessa del territorio.</p> <address><span style="font-size: 10pt;"><em><img style="float: right; border-width: 100px;" src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/images/stampi.jpg" alt="" width="284" height="213" /></em></span></address> <p>La vita del monastero rappresentava, infatti, un modello sociale ed agroalimentare integrato con la realtà sociale dell’antica civiltà rurale marchigiana: uno dei pannelli del Museo, redatti dalla curatrice Amelia Mariotti, citando alcuni antichi documenti e registri del convento, narra la scansione del calendario durante l’anno attraverso le pratiche agrarie e di dispensa, in una tradizionale sequenza vissuta anno dopo anno dalle suore come da tutti gli altri abitanti delle campagne nelle varie classi sociali. Del resto il monastero aveva rapporti trasversali con i personaggi più eminenti ed al tempo stesso con i contadini e le più umili maestranze, che intervenivano nella comunità del- le clarisse a svolgere alcune mansioni. Emblematico è il caso della macellazione annua dei maiali, regolamentata in due fasi (“I e II ammazzata” tra dicembre e gennaio), quando ai coloni che recavano i porci si offriva “una pigna di cece e altri legumi cotti, minestra, pane e vino […]”, “tagliolini con la carne”, e dolci, mentre anche i norcini venivano rifocillati (colazione, pranzo e cena “agli uomini che scarnificano, fattori, acquarola, a quelli che insaccano le salsicce, vestono le lonze, fanno salami e ciauscoli”).</p> <p>In questo sistema di relazioni a differenti livelli le “cresce con i grasselli” venivano invece donate a “sindaci, professo- ri, sagrestano, fornara e fattori”, ed al Padre confessore si regalavano delle salsicce. Le clarisse avevano un loro proprio <em>vademecum </em>di norcineria, come registrano alcuni appunti sparsi nel regolamento di dispensa per la regolamentazione del sale (“gli ossami otto giorni, le panzette, golette e orecchie dodici, i lardi grossi venti ed i più piccoli diciotto”), ed anche alcune ricette per la preparazione di salsicce, “presciutti”, capocolli, lonze, salami, “cottechini”, salsicce di fegato, migliaccio, tutte produzioni che presentano notevoli contiguità con le tradizioni di salumeria codificatesi nel tempo nel territorio marchigiano.</p> <p>Il modello alimentare delle clarisse rifletteva appunto una polarità intermedia, tra il carattere rurale proprio delle campagne e dei contadini, anche per vocazione vicino ai ceti umili (con aspetti del resto non del tutto alieni neanche alla stessa aristocrazia marchigiana, di carattere fondiario e dalla spiccata propensione agreste), ed al tempo stesso con un’innegabile inclinazione verso le concessioni esclusive proprie di un certo <em>status </em>signorile confortato da conoscenze raffinate, garantite anche dai natali nobiliari di alcune consorelle.</p> <p>Gli antichi fogli che registrano le entrate delle derrate e provviste riportano così l’umiltà rurale di granaglie e le- gumi caratteristici dell’economia agroalimentare locale, come farro e cicerchie dei campi e degli orti del monastero, ma al tempo stesso documentano anche l’esclusività elegante di spezie e prodotti, come liquori e cioccolato, fatti acquistare e giungere dalla celeberrima fiera della vicina Senigallia. In proposito una riprova è rappresentata nella raccolta museale da una bottiglietta di maraschino, liquo- re tradizionalmente proveniente da Zara; le stesse clarisse di Serra de Conti, del resto, eccellevano secondo una perizia storica e conclamata in ambito monastico, nella produzione di distillati dolci liquorosi, come ad esempio il rosolio, nelle sue profumate varianti al cioccolato, al caffè, alla cannella, alla vaniglia, ai chiodi di garofano. Tra le arti monastiche della mensa la ricercatezza distintiva va riscontrata non solo nella liquoristica ma anche nella creatività dolciaria: i tanti bellissimi stampi di rame esposti al Museo raccontano di una maestria nella pasticceria concepita non solo come celebrazione golosa, ma anche come arte applicata che, nel ricreare decori ed immagini del repertorio figurativo e simbolico, manifesta, attraverso la preparazione delle leccornie zuccherine, il significato delle festività del calendario liturgico. I dolci erano poi immancabili nell’eccezionalità di occasioni particolarmente liete e significative nella vita del monastero. Come ad esempio, le visite straordinarie dei prelati: un documento dell’archivio descrive ad esempio cosa fu apparecchiato per ricevere il vescovo di Senigallia nel 1829, e, stando alla note di spesa per il pranzo e per la cena, servirono “quattro paia e mezzo” di capponi e pollastri, la metà circa di pollanche, diverse libre di vitella, pesce, parmigiano, “erbaggi vari”, burro, latte, zucchero, ed ancora caffè, cioccolata, cannella, chiodi di garofano, mandorle, uova e zucchero per confezionare i dolci, ed infine “per regalo al E.mo vescovo”, fu donato del caffè e dello “zuccaro in pane”, omaggio cerimoniale ricorrente ovunque nelle Marche.</p> <p>Tra le altre circostanze memorabili nell’esistenza del monastero vanno annoverati i rinfreschi che si approntavano per la vestizione delle monache, uno dei rituali conviviali per eccellenza di ogni comunità conventuale. Un documento del 1842 riporta le spese che dovevano sostenere le giovani per il corredo da portarsi in dotazione nel monastero (di cui alcune eleganti ceramiche e stoviglie esposte nelle teche del Museo possono costituire un esempio), e soprattutto per il ricevimento contemplato per questa circostanza, specificando la lista di <em>Quanto occorre per fare le Paste nella Vestizione e Professione per li bacili alli sopra notati </em>[ossia per i vassoi da donare ad alcuni eminenti personaggi], comprendente tra l’altro quattro qualità di zucchero diverse, le immancabili mandorle dolci ed amare per confezionare molti caratteristici dolcetti, pinoli, limoni, l’amido, essenze aromatiche varie (tra cui anici, chiodi di garofano, “cannella detta Regina”), e soprattutto cioccolata che si raccomanda “buona”, il cui squaglio tradizionale (altra eccellenza conventuale da sempre) era consumato di frequente dalle clarisse, come attesta il ricco corredo di cioccolatiere e tazze specifiche conservato nel Museo, oltre alla ricetta manoscritta di “fettine lunghe da cioccolata” tra le carte di cucina dell’archivio. La medesima lista delle provviste per la vestizione delle mo- nache contemplava anche il caffè, consumato dalle clarisse di Serra de’ Conti, dato che un altro manoscritto ne illustra le proprietà nonché le modalità ottimali di preparazione, raccomandando di “servirsi per infondere di un vaso di porcellana, di majolica, o di argento”.</p> <p>Una precisa sapienza gastronomica emerge in alcune ricette di cucina e pasticceria presenti tra le carte manoscrit te conservate nell’archivio delle clarisse: se un foglio con le istruzioni per il “Piccione in cratella [sic]” sono letteralmente copiate dal celeberrimo ed universale codice di Pellegrino Artusi (<em>La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene</em>, prima edizione del 1891), la preparazione della “Torta di frutti” è mutuata testualmente da <em>Il cuoco maceratese </em>di Antonio Nebbia, meno conosciuto ricettario marchigiano del XVIII secolo (prima edizione del 1779). Ciò rivela una dotta esperienza cucinaria, maturata anche dalla consultazio- ne di testi familiari in dimore signorili, ma forse presenti nella libreria del monastero, magari anche perché giunti attraverso il corredo di monacazione di qualche suora di famiglia nobile, o comunque agiata. Scorrendo comunque gli appunti di cucina si trovano preparazioni che raccon- tano lo scorrere del tempo tra l’alternarsi dei periodi “di grasso” e “di magro”, secondo i precetti del calendario liturgico. Tra le molte ricette di baccalà per quaresime e vigilie, e le farce di carne per giorni non di astinenza, fino a quei cappelletti che di certo anche nel monastero contrassegnavano il giorno di Natale nel refettorio come nelle mense di ogni altra famiglia di tutte le Marche. Molte di queste ricette manoscritte contrassegnano non solo le specialità celebrative di alcune feste, secondo tradizione conventuale (il “serpe” per Natale o l’“agnello delle monache” per Pasqua), o più genericamente locale (il pan nociato per i Santi, la crescia con il formaggio pasquale, le fave dei morti, le fettine di Vigilia, e per carnevale le “cresciole” o i “castanioli”, chiamati al maschile come uso di queste parti), ma anche alcune leccornie divenute nel tempo “tipicità” del territorio, come i “salumi di fichi” o i dolcetti “maiorchini”.</p> <p> </p> <address> </address><address><span style="font-size: 10pt;"><em>di Tommaso Lucchetti</em></span></address><address><span style="font-size: 10pt;"><em>in AA.VV. Guida di Serra De'Conti. La storia , l'arte i musei. Sistema Museale della provincia di Ancona, 2011.<br /></em></span></address> <p><strong>Dispensa, cucina e refettorio del tempo sospeso: Oggetti e carte per un complesso sistema di saperi monastici </strong></p> <p> </p> <p>Nel raccontare l’antica quotidianità delle clarisse nelle “Stanze del tempo sospeso” gli ambienti e le teche del Museo riportano suggestivi oggetti in grado di restituire lo spirito profondo di quel complesso e raffinato sistema culturale, al tempo stesso materiale ed intellettuale, che at- traverso i secoli monasteri e conventi hanno codificato tra agronomia, gastronomia e senso della convivialità. Molte- plici erano infatti i saperi che articolavano la gestione delle risorse in dispensa, le laboriose preparazioni di cucina e pasticceria, i corredi da mensa e le regole da mensa vigenti nel refettorio. Oltre alle stoviglie ed agli utensili esposti nelle vetrine, sono anche le carte conservate nell’archivio del monastero di Santa Maria Maddalena a testimoniare e restituire nel tempo pratiche alimentari e cucinarie, che, dall’interno delle mura claustrali, nel tempo sono filtrate verso tutta la comunità di Serra de Conti, divenendo identità stessa del territorio.</p> <address><span style="font-size: 10pt;"><em><img style="float: right; border-width: 100px;" src="images/stampi.jpg" alt="" width="284" height="213" /></em></span></address> <p>La vita del monastero rappresentava, infatti, un modello sociale ed agroalimentare integrato con la realtà sociale dell’antica civiltà rurale marchigiana: uno dei pannelli del Museo, redatti dalla curatrice Amelia Mariotti, citando alcuni antichi documenti e registri del convento, narra la scansione del calendario durante l’anno attraverso le pratiche agrarie e di dispensa, in una tradizionale sequenza vissuta anno dopo anno dalle suore come da tutti gli altri abitanti delle campagne nelle varie classi sociali. Del resto il monastero aveva rapporti trasversali con i personaggi più eminenti ed al tempo stesso con i contadini e le più umili maestranze, che intervenivano nella comunità del- le clarisse a svolgere alcune mansioni. Emblematico è il caso della macellazione annua dei maiali, regolamentata in due fasi (“I e II ammazzata” tra dicembre e gennaio), quando ai coloni che recavano i porci si offriva “una pigna di cece e altri legumi cotti, minestra, pane e vino […]”, “tagliolini con la carne”, e dolci, mentre anche i norcini venivano rifocillati (colazione, pranzo e cena “agli uomini che scarnificano, fattori, acquarola, a quelli che insaccano le salsicce, vestono le lonze, fanno salami e ciauscoli”).</p> <p>In questo sistema di relazioni a differenti livelli le “cresce con i grasselli” venivano invece donate a “sindaci, professo- ri, sagrestano, fornara e fattori”, ed al Padre confessore si regalavano delle salsicce. Le clarisse avevano un loro proprio <em>vademecum </em>di norcineria, come registrano alcuni appunti sparsi nel regolamento di dispensa per la regolamentazione del sale (“gli ossami otto giorni, le panzette, golette e orecchie dodici, i lardi grossi venti ed i più piccoli diciotto”), ed anche alcune ricette per la preparazione di salsicce, “presciutti”, capocolli, lonze, salami, “cottechini”, salsicce di fegato, migliaccio, tutte produzioni che presentano notevoli contiguità con le tradizioni di salumeria codificatesi nel tempo nel territorio marchigiano.</p> <p>Il modello alimentare delle clarisse rifletteva appunto una polarità intermedia, tra il carattere rurale proprio delle campagne e dei contadini, anche per vocazione vicino ai ceti umili (con aspetti del resto non del tutto alieni neanche alla stessa aristocrazia marchigiana, di carattere fondiario e dalla spiccata propensione agreste), ed al tempo stesso con un’innegabile inclinazione verso le concessioni esclusive proprie di un certo <em>status </em>signorile confortato da conoscenze raffinate, garantite anche dai natali nobiliari di alcune consorelle.</p> <p>Gli antichi fogli che registrano le entrate delle derrate e provviste riportano così l’umiltà rurale di granaglie e le- gumi caratteristici dell’economia agroalimentare locale, come farro e cicerchie dei campi e degli orti del monastero, ma al tempo stesso documentano anche l’esclusività elegante di spezie e prodotti, come liquori e cioccolato, fatti acquistare e giungere dalla celeberrima fiera della vicina Senigallia. In proposito una riprova è rappresentata nella raccolta museale da una bottiglietta di maraschino, liquo- re tradizionalmente proveniente da Zara; le stesse clarisse di Serra de Conti, del resto, eccellevano secondo una perizia storica e conclamata in ambito monastico, nella produzione di distillati dolci liquorosi, come ad esempio il rosolio, nelle sue profumate varianti al cioccolato, al caffè, alla cannella, alla vaniglia, ai chiodi di garofano. Tra le arti monastiche della mensa la ricercatezza distintiva va riscontrata non solo nella liquoristica ma anche nella creatività dolciaria: i tanti bellissimi stampi di rame esposti al Museo raccontano di una maestria nella pasticceria concepita non solo come celebrazione golosa, ma anche come arte applicata che, nel ricreare decori ed immagini del repertorio figurativo e simbolico, manifesta, attraverso la preparazione delle leccornie zuccherine, il significato delle festività del calendario liturgico. I dolci erano poi immancabili nell’eccezionalità di occasioni particolarmente liete e significative nella vita del monastero. Come ad esempio, le visite straordinarie dei prelati: un documento dell’archivio descrive ad esempio cosa fu apparecchiato per ricevere il vescovo di Senigallia nel 1829, e, stando alla note di spesa per il pranzo e per la cena, servirono “quattro paia e mezzo” di capponi e pollastri, la metà circa di pollanche, diverse libre di vitella, pesce, parmigiano, “erbaggi vari”, burro, latte, zucchero, ed ancora caffè, cioccolata, cannella, chiodi di garofano, mandorle, uova e zucchero per confezionare i dolci, ed infine “per regalo al E.mo vescovo”, fu donato del caffè e dello “zuccaro in pane”, omaggio cerimoniale ricorrente ovunque nelle Marche.</p> <p>Tra le altre circostanze memorabili nell’esistenza del monastero vanno annoverati i rinfreschi che si approntavano per la vestizione delle monache, uno dei rituali conviviali per eccellenza di ogni comunità conventuale. Un documento del 1842 riporta le spese che dovevano sostenere le giovani per il corredo da portarsi in dotazione nel monastero (di cui alcune eleganti ceramiche e stoviglie esposte nelle teche del Museo possono costituire un esempio), e soprattutto per il ricevimento contemplato per questa circostanza, specificando la lista di <em>Quanto occorre per fare le Paste nella Vestizione e Professione per li bacili alli sopra notati </em>[ossia per i vassoi da donare ad alcuni eminenti personaggi], comprendente tra l’altro quattro qualità di zucchero diverse, le immancabili mandorle dolci ed amare per confezionare molti caratteristici dolcetti, pinoli, limoni, l’amido, essenze aromatiche varie (tra cui anici, chiodi di garofano, “cannella detta Regina”), e soprattutto cioccolata che si raccomanda “buona”, il cui squaglio tradizionale (altra eccellenza conventuale da sempre) era consumato di frequente dalle clarisse, come attesta il ricco corredo di cioccolatiere e tazze specifiche conservato nel Museo, oltre alla ricetta manoscritta di “fettine lunghe da cioccolata” tra le carte di cucina dell’archivio. La medesima lista delle provviste per la vestizione delle mo- nache contemplava anche il caffè, consumato dalle clarisse di Serra de’ Conti, dato che un altro manoscritto ne illustra le proprietà nonché le modalità ottimali di preparazione, raccomandando di “servirsi per infondere di un vaso di porcellana, di majolica, o di argento”.</p> <p>Una precisa sapienza gastronomica emerge in alcune ricette di cucina e pasticceria presenti tra le carte manoscrit te conservate nell’archivio delle clarisse: se un foglio con le istruzioni per il “Piccione in cratella [sic]” sono letteralmente copiate dal celeberrimo ed universale codice di Pellegrino Artusi (<em>La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene</em>, prima edizione del 1891), la preparazione della “Torta di frutti” è mutuata testualmente da <em>Il cuoco maceratese </em>di Antonio Nebbia, meno conosciuto ricettario marchigiano del XVIII secolo (prima edizione del 1779). Ciò rivela una dotta esperienza cucinaria, maturata anche dalla consultazio- ne di testi familiari in dimore signorili, ma forse presenti nella libreria del monastero, magari anche perché giunti attraverso il corredo di monacazione di qualche suora di famiglia nobile, o comunque agiata. Scorrendo comunque gli appunti di cucina si trovano preparazioni che raccon- tano lo scorrere del tempo tra l’alternarsi dei periodi “di grasso” e “di magro”, secondo i precetti del calendario liturgico. Tra le molte ricette di baccalà per quaresime e vigilie, e le farce di carne per giorni non di astinenza, fino a quei cappelletti che di certo anche nel monastero contrassegnavano il giorno di Natale nel refettorio come nelle mense di ogni altra famiglia di tutte le Marche. Molte di queste ricette manoscritte contrassegnano non solo le specialità celebrative di alcune feste, secondo tradizione conventuale (il “serpe” per Natale o l’“agnello delle monache” per Pasqua), o più genericamente locale (il pan nociato per i Santi, la crescia con il formaggio pasquale, le fave dei morti, le fettine di Vigilia, e per carnevale le “cresciole” o i “castanioli”, chiamati al maschile come uso di queste parti), ma anche alcune leccornie divenute nel tempo “tipicità” del territorio, come i “salumi di fichi” o i dolcetti “maiorchini”.</p> <p> </p> <address> </address><address><span style="font-size: 10pt;"><em>di Tommaso Lucchetti</em></span></address><address><span style="font-size: 10pt;"><em>in AA.VV. Guida di Serra De'Conti. La storia , l'arte i musei. Sistema Museale della provincia di Ancona, 2011.<br /></em></span></address> FOTOGRAFIE STORICHE 1 2015-10-16T14:46:32+00:00 2015-10-16T14:46:32+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/168-fotografie-storiche Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p><a href="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=291&amp;catid=30&amp;Itemid=125">FOTOGRAFIE STORICHE 2</a></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-97.jpg" alt="" width="700" height="426" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-96.jpg" alt="" width="501" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-95.jpg" alt="" width="700" height="514" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-94.jpg" alt="" width="478" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-93.jpg" alt="" width="604" height="600" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-92.jpg" alt="" width="700" height="492" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-91.jpg" alt="" width="493" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-90.jpg" alt="" width="700" height="463" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-89.jpg" alt="" width="700" height="502" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-88.jpg" alt="" width="700" height="459" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-87.jpg" alt="" width="499" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-86.jpg" alt="" width="700" height="441" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-85.jpg" alt="" width="465" height="700" /></p> <p><a href="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=291&amp;catid=30&amp;Itemid=125">FOTOGRAFIE STORICHE 2</a></p> <p><a href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=291&amp;catid=30&amp;Itemid=125">FOTOGRAFIE STORICHE 2</a></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-97.jpg" alt="" width="700" height="426" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-96.jpg" alt="" width="501" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-95.jpg" alt="" width="700" height="514" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-94.jpg" alt="" width="478" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-93.jpg" alt="" width="604" height="600" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-92.jpg" alt="" width="700" height="492" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-91.jpg" alt="" width="493" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-90.jpg" alt="" width="700" height="463" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-89.jpg" alt="" width="700" height="502" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-88.jpg" alt="" width="700" height="459" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-87.jpg" alt="" width="499" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-86.jpg" alt="" width="700" height="441" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-85.jpg" alt="" width="465" height="700" /></p> <p><a href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=291&amp;catid=30&amp;Itemid=125">FOTOGRAFIE STORICHE 2</a></p> FOTOGRAFIE STORICHE 2 2015-10-25T11:20:42+00:00 2015-10-25T11:20:42+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/291-fotografie-storiche-2 Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p><a href="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=168&amp;catid=30&amp;Itemid=125">FOTOGRAFIE STORICHE 1</a></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-85.jpg" alt="" width="465" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-84.jpg" alt="" width="600" height="620" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-83.jpg" alt="" width="497" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-82.jpg" alt="" width="700" height="447" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-81.jpg" alt="" width="700" height="485" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-80.jpg" alt="" width="700" height="442" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-79.jpg" alt="" width="700" height="450" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-78.jpg" alt="" width="700" height="522" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-79.jpg" alt="" width="700" height="450" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-78.jpg" alt="" width="700" height="522" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-77.jpg" alt="" width="700" height="485" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-76.jpg" alt="" width="478" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-77.jpg" alt="" width="700" height="485" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-75.jpg" alt="" width="700" height="494" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-74.jpg" alt="" width="700" height="467" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-72.jpg" alt="" width="700" height="523" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-71.jpg" alt="" width="700" height="492" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-70.jpg" alt="" width="700" height="448" /></p> <p> <a href="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=168&amp;catid=30&amp;Itemid=125">FOTOGRAFIE STORICHE 1</a></p> <p><a href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=168&amp;catid=30&amp;Itemid=125">FOTOGRAFIE STORICHE 1</a></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-85.jpg" alt="" width="465" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-84.jpg" alt="" width="600" height="620" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-83.jpg" alt="" width="497" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-82.jpg" alt="" width="700" height="447" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-81.jpg" alt="" width="700" height="485" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-80.jpg" alt="" width="700" height="442" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-79.jpg" alt="" width="700" height="450" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-78.jpg" alt="" width="700" height="522" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-79.jpg" alt="" width="700" height="450" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-78.jpg" alt="" width="700" height="522" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-77.jpg" alt="" width="700" height="485" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-76.jpg" alt="" width="478" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-77.jpg" alt="" width="700" height="485" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-75.jpg" alt="" width="700" height="494" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-74.jpg" alt="" width="700" height="467" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-72.jpg" alt="" width="700" height="523" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-71.jpg" alt="" width="700" height="492" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-fotografie/la-memoria-dei-luoghi-it-70.jpg" alt="" width="700" height="448" /></p> <p> <a href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=168&amp;catid=30&amp;Itemid=125">FOTOGRAFIE STORICHE 1</a></p> IL MONASTERO E LA CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA 2015-10-28T11:57:20+00:00 2015-10-28T11:57:20+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/326-il-monastero-e-la-chiesa-di-santa-maria-maddalena Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p><strong>Il Monastero di Santa Maria Maddalena.</strong> La presenza monastica femminile a Serra De Conti è documentata sin nel secolo XIV, ma l’edificio dovette subire interventi e consolidamenti continui nei secoli XV e XVI, tanto da essere abbandonato. Dalla fine del XVI secolo l’autorità ecclesiastica offrì diverse facilitazioni e sostegni allo sviluppo di un nuovo monastero che nel 1579, dopo restauri, si popolava di un primo nucleo di religiose, molto spesso provenienti da nobili famiglie marchigiane che provvedevano al loro  mantenimento, che vi restarono fino ad oggi, con interruzioni durante l’occupazione francese in età napoleonica e dopo la confisca dei beni ecclesiastici, in età postunitaria, cui seguì il riacquisto della struttura nel 1902.<img style="float: right; border-width: 100px;" src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/images/monasterosmm.jpg" alt="" width="315" height="188" /></p> <p>Molti beni dell’antico monastero sono stati utilizzati per l’allestimento del <strong>Museo delle arti monastiche </strong>curato dal Comune nei sotterranei della propria sede, adiacente al convento.</p> <p><strong>Chiesa di Santa Maria Maddalena.</strong> Nel monastero di Santa Maria Maddalena è collocata la piccola chiesa monastica con accesso per il pubblico a fianco dell’ingresso del convento. L’ingresso è caratteriz zato da un portale di pietra nel quale è scolpita la figura di <em>Santa Maria Maddalena </em>e costituisce un bell’esempio di architettura monastica tardocinquecentesca. Pur se si hanno notizie d’archivio che parlano di una chiesa già nel corso del Trecento, l’attuale vide l’inizio dei lavori nel 1603, venti anni dopo circa la riapertura del monastero, forse con una ubicazione diversa dalla precedente, e la completa sistemazione degli altari, arredi e decorazione si protrae per lunghissimo tempo, sicuramente sino alla fine del Seicento.</p> <p>Ciò che colpisce di questa piccola struttura, destinata alle suore e solo in parte anche al pubblico di fedeli, è la particolare forma della pianta. Si tratta di un’ellisse, con andamento mistilineo e l’assemaggiore posto nel senso della lunghezza, contratta nellazona mediana in corrispondenza di due altari laterali. Sembra affiorare l’idea borrominiana dello spazio presente nella Chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane, rafforzato dalla presenza delle quattro porte laterali (due poste all’ingresso che danno alla sacrestia e due a fianco dell’altare maggiore che immettono nella clausura), dall’unico ordine delle lesene (colonne nella chiesa romana) che collegano tra loro i tre altari e la cantoria, dalla forma stessa della cantoria posta al di sopra dell’ingresso principale, una forma ovale schiacciata alle estremità. Non esistono, o meglio non sono stati ancora ritrovati, disegni piante o relazioni relative alla Chiesa, ma la suggestione borrominiana è rafforzata dai contatti che questo Monastero vanta sin dall’inizio del Seicento con il convento di Santa Maria in Vallicella a Roma dove operava il Borromini. Per alcuni anni fu padre in questo convento Francesco Maria Honorati fratello di Suor Isabella, Badessa per ben sette volte dal 1619 al 1647 nel Monastero di Santa Maria Maddalena, con la quale intrattiene contatti e dei quali restano a testimonianza i due reliquiari di legno intagliato e dorato, conservati nel Museo delle Arti Monastiche, che Francesco Maria inviò alla sorella nel 1625 subito dopo la canonizzazione di San Filippo Neri.</p> <p>La chiesa recentemente è stata oggetto di un restauro complessivo delle strutture e degli arredi; il restauro con- dotto con criteri filologici ha riscoperto i materiali e i colo- ri originari e ha eliminato tutte le sovrastrutture che si erano sovrapposte nei tempi per riportare la chiesa alle sue linee essenziali.</p> <p>Questa presenta una copertura con volta dipinta; al centro è rappresentata <em>l’Assunzione di Santa Maria Maddalena; </em>l’iconografia assai comune a partire dal secolo XVI e per tutto il periodo della controriforma presenta la Santa avvolta in un grande manto che ascende al cielo sostenuta da due angeli, uno dei quali porta il suo vaso di unguento e l’altro la croce, un angelo sopra di lei è pronto per incoronarla. L’opera è ascrivibile per le caratteristiche stilistiche al secolo XVIII. Ai lati, in quattro medaglioni con cornice in stucco, sono poste le raffigurazioni dei <em>quattro Evangelisti</em>, opera che un pittore locale ha eseguito nel 1919 e che il recente restauro ha mantenuto. La chiesa presenta tre altari, quello di sinistra intitolato a <em>Santa Maria Assunta</em>, l’altare maggiore alla <em>Madonna della </em>Consolazione e a Santa Maria Maddalena e quello di de- stra alla Madonna del Carmine e a San Filippo Neri, come ulteriore testimonianza del legame del Monastero con i padri Filippini. Ai lati dell’altare maggiore sono posti due dipinti di modesta fattura raffiguranti due episodi della vita della Maddalena: <em>Noli me tangere </em>in cui Cristo appare alla Santa comandandole di non toccarlo ma di andare dai suoi discepoli ad annunciare che egli era risorto e la <em>Comunione della Madda</em>lena impartita dagli angeli.</p> <p>A completare l’arredo dell’altare maggiore compaiono due straordinari candelabri, oggi conservati all’interno del Monastero. Di notevoli dimensioni (altezza cm. 2,70) sono caratterizzati da un ricco lavoro di incisione e modellazione a tutto tondo e bassorilievo di motivi naturali- stici e testine angeliche.</p> <p>Nelle pareti laterali in prossimità dell’altare maggiore sono posti due reliquiari ad urna sorretti da due angeli in volo in legno intagliato e dorato, gli stessi sono sormontati dal busto del Santo, il cui mantello e la base sono finemente incisi a motivi naturalistici. L’altare di sinistra, per analogia con l’altro posto di fronte a cui è tipologicamente affine, è riferibile agli anni ’70 del XVII secolo. Completa l’arredo ligneo della Chiesa la cantoria posta di fronte all’altare maggiore.</p> <p>Tutti i lavori di intaglio ligneo ripropongono l’eccezionale fastosità ed esuberanza del primo Seicento, reinterpretata, nella seconda metà del secolo, con una resa estrosa e spontanea che ci riporta all’attività di intagliatori locali, come gli Scoccianti di Cupramontana e i Giglioni di Arcevia.</p> <p><strong>Le opere pittoriche.</strong><img style="float: right; border-width: 100px;" src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/images/ErnstDeSchayck.jpg" alt="" width="317" height="467" /></p> <p><strong>Ernst De Schayck </strong>(Utrecht, 1567 - 1631), <em>Madonna della cintola, olio su tela.  </em>Ernst De Schayck pone la propria firma e la data su questo dipinto collocato all’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria Mad dalena. Poco si sa della formazione di questo pittore olandese discendente da una famiglia di pittori e documentato in Italia sin dal 1598, precisamente ad Imola, dove esegue un ritratto e il suo primo dipinto religioso per la chiesa di San Giuliano, che testimoniano la sua adesione ai moduli fiamminghi con una particolare attenzione alla realtà e una buona capacità di ritrattista che contraddistinguerà tutta la sua produzione. Fino agli inizi del Seicento lavora in Emilia approfondendo la conoscenza della tarda pittura cinquecentesca emiliana e appropriandosi del gustoper i grandi raggruppamenti di figure dovuto all’influsso di Bar tolomeo Passarrotti.</p> <p>Non si conosce la data precisa del suo arrivo nelle Marche, ma al 1600 appartiene l’opera datata e firmata raffigurante l’<em>Adorazione dei Pastori </em>e dipinta per la Chiesa di San Francesco a Camerano, mentre dal 1609 inizia la sequenza regolare di pitture in cui l’artista si firma come abitante di Castelfidardo. Il decennio si apre con i lavori per Filottrano e continua con un’attività documentata ad Appignano, Mondolfo, Lugo di Romagna, Sassoferrato, Matelica, Ripatransone, Recanati e San Severino, dove lascia la sua ultima opera documentata e datata al 1631.</p> <p>Una sua unica opera resta a Castelfidardo, cittadina nella quale avrebbe abitato sino a tutto il secondo decennio del Seicento. In questo periodo è possibile un suo breve soggiorno a Macerata dove i documenti d’archivio testimoniano alcuni suoi lavori di cui però si è persa ogni traccia. Il dipinto di Serra de Conti datato 1617 rientra quindi nel periodo del suo soggiorno marchigiano e gli viene commissionato dal- la nobile Innocenzi di Ostra Vetere il cui stemma è riportato, accanto alle iniziali, sotto la data e la firma dell’artista. In quell’anno svolgeva le funzioni di Madre Vicaria del Monastero la nobile Cornelia Maria Honorati, figlia di Lorenzo Honorati, nobile di reggimento di Serra, nobile della città di Jesi, medico della città, e di Fulgenzia Innocenzi di Ostra Vetere, sposa in seconde nozze.</p> <p>Il dipinto è quindi un dono della zia, sorella della madre, alla giovane madre vicaria che, nel 1619, viene eletta Madre Badessa e l’incarico triennale le sarà riconfermato per ben sette volte nell’arco della sua vita, a testimonianza della significativa presenza di questa nobile che sin dall’inizio dette al Monastero quell’impronta di una comunità culturalmente aperta e consapevole che permane sino ai nostri giorni. Rappresenta la <em>Madonna in trono con bambino </em>che consegnano le cinture, simbolo dell’ordine agostiniano, a Sant’Agostino e a Santa Monica, Santi posti ai lati del trono medesimo; dietro di loro, secondo una scansione simmetrica e verticale, compaiono a sinistra figure di prelati, mentre a destra sono raffigurati re e regine. In primo piano a mezzo busto vengono rappresentati quattro Santi in adorazione.</p> <p> </p> <p><strong><img style="float: right;" src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/images/ClementeMaioli.jpg" alt="" />Clemente Maioli </strong>(documentato tra il 1634 e il 1673), <em>Assunzione della Vergine, </em>olio su tela, 1668.  L’opera raffigurante <em>l’Assunzione della Vergine </em>è posta al primo altare a sinistra, altare con iuspatronato della famiglia Honorati, che commissiona il dipinto all’artista ferrarese Clemente Maiolo che la esegue nel 1668, come testimoniano la firma e la data poste ai piedi del sepolcro della Vergine, in basso a sinistra.</p> <p>Si ignorano il luogo e la data di nascita del pittore che è attivo a Roma tra il 1634, anno in cui risulta iscritto all’Accademia di San Luca, e il 1673, ultima menzione dell’artista prima della sua morte di cui non si conosce la data. Impegnato come copista, restauratore, disegnatore per arazzi, ritrattista, copia più volte dal vero le opere del pittore viterbese Giovan Francesco Romanelli (1610-1662), suo maestro, con il quale esegue, fra l’altro, agli inizi della sua attività di frescante, gli affreschi del sottarco nella cappella Celsi ai Santi Domenico e Sisto in Roma.</p> <p>Della sua permanenza romana l’opera più significativa, anche per l’interessamento di Papa Alessandro VII, è sicuramente la decorazione della volta del salone della biblioteca Alessandrina alla Sapienza, dove viene raffigurato <em>Il Trionfo della Religione </em>e dove si dimostra la sua abilità nel saper organizzare decorazioni di vasti spazi. L’<em>Assunzione </em>della Chiesa della Maddalena è un dipinto inedito fra i pochi rimasti del pittore e si colloca prima della parentesi ferrarese, città dove l’artista è documentato nel 1671 con affreschi raffiguranti episodi della vita di San Gaetano nella chiesa di Santa Maria della Pietà dei Teatini.</p> <p>L’opera, raffigurante il rapimento della Madonna in cielo in anima e corpo tre giorni dopo la morte, ripropone la tipica strutturazione in tre parti sovrapposte; la Vergine è posta nella parte superiore mentre viene trasportata in cielo da cori di angeli, secondo i canoni della controriforma tiene le braccia aperte, e lo sguardo è rapito in cielo. Sotto di loro i dodici Apostoli in preghiera e adorazione circondano il sepolcro aperto e pieno di rose, mentre ai piedi dello stesso un angelo raccoglie i fiori ed indica la Madonna alla quale è riferita l’iscrizione nella parte più alta dell’ancona “Sponsa Veni Coronaberis”.</p> <p>Fra gli apostoli si riconosce, in primo piano verso sinistra, San Pietro, con le chiavi del Paradiso. Il dipinto richiama nell’equilibrata azione scenica di chiara derivazione emiliana l’opera di Annibale Carracci di uguale soggetto conservata presso la Pinacoteca nazionale di Bologna, mentre nei panneggi movimentati delle figure ritorna quella componente romana d’ambito cortonesco propria della formazione del Majolo.</p> <p> </p> <p><img style="float: right;" src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/images/autoreignoto.jpg" alt="" /><strong>Autore ignoto</strong>, <em>Madonna del Carmine, </em>secolo XVII seconda metà, olio su tela, primo altare a destra.  Non si hanno notizie documentarie relative a questo dipinto po- sto al primo altare a destra, simile nella struttura e nelle dimensioni a quello posto di fronte che presenta il dipinto di Clemente Majolo raffigurante <em>l’Assunzione della Vergine</em>.</p> <p>Si tratta comunque di un lavoro più modesto se confrontato con le opere del de Schayck e del Majolo, attribuibile ad un artista locale della seconda metà del secolo XVII che ripropone i temi della pittura devozionale controriformata. Il dipinto rappresenta nella parte superiore la Madonna coronata con bambino che tende a Simon Stok, frate inglese fondatore dell’ordine carmelitano, mai ufficialmente canonizzato, ma molto venerato dalla chiesa cattolica, lo scapolare, sopraveste pen- dente sul petto e sulle spalle che secondo la tradizione salva chi lo indossa dal fuoco dell’inferno. Intorno al frate inginocchiato sono rappresentati altri nove santi in adorazione e preghiera.</p> <p>Al centro è rappresentata a mezzo busto Santa Chiara d’Assisi, sopra di Lei, a sinistra San Francesco inginocchiato nell’atto di leggere le sacre scritture, affiancato dalla figura del San Sebastiano legato all’albero e trafitto da frecce. In piedi sulla destra San Pietro martire, frate domenicano ricordato per la sua tenace opposizione alle eresie, è rappresentato con un coltello confitto nel cranio e una spada nel petto, mentre regge la palma simbolo del martirio. Un ultimo gruppo è raffigurato a mezzo busto in basso in primo piano e vi compaiono da sinistra Santa Caterina d’Alessandria, San Lorenzo, San Filippo Neri, San Nicola e Sant’Agata.</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p><span style="font-size: 10pt;"><em>AA.VV. Guida di Serra De'Conti. La storia , l'arte i musei. Sistema Museale della provincia di Ancona, 2011.</em></span></p> <p> </p> <p><strong>Il Monastero di Santa Maria Maddalena.</strong> La presenza monastica femminile a Serra De Conti è documentata sin nel secolo XIV, ma l’edificio dovette subire interventi e consolidamenti continui nei secoli XV e XVI, tanto da essere abbandonato. Dalla fine del XVI secolo l’autorità ecclesiastica offrì diverse facilitazioni e sostegni allo sviluppo di un nuovo monastero che nel 1579, dopo restauri, si popolava di un primo nucleo di religiose, molto spesso provenienti da nobili famiglie marchigiane che provvedevano al loro  mantenimento, che vi restarono fino ad oggi, con interruzioni durante l’occupazione francese in età napoleonica e dopo la confisca dei beni ecclesiastici, in età postunitaria, cui seguì il riacquisto della struttura nel 1902.<img style="float: right; border-width: 100px;" src="images/monasterosmm.jpg" alt="" width="315" height="188" /></p> <p>Molti beni dell’antico monastero sono stati utilizzati per l’allestimento del <strong>Museo delle arti monastiche </strong>curato dal Comune nei sotterranei della propria sede, adiacente al convento.</p> <p><strong>Chiesa di Santa Maria Maddalena.</strong> Nel monastero di Santa Maria Maddalena è collocata la piccola chiesa monastica con accesso per il pubblico a fianco dell’ingresso del convento. L’ingresso è caratteriz zato da un portale di pietra nel quale è scolpita la figura di <em>Santa Maria Maddalena </em>e costituisce un bell’esempio di architettura monastica tardocinquecentesca. Pur se si hanno notizie d’archivio che parlano di una chiesa già nel corso del Trecento, l’attuale vide l’inizio dei lavori nel 1603, venti anni dopo circa la riapertura del monastero, forse con una ubicazione diversa dalla precedente, e la completa sistemazione degli altari, arredi e decorazione si protrae per lunghissimo tempo, sicuramente sino alla fine del Seicento.</p> <p>Ciò che colpisce di questa piccola struttura, destinata alle suore e solo in parte anche al pubblico di fedeli, è la particolare forma della pianta. Si tratta di un’ellisse, con andamento mistilineo e l’assemaggiore posto nel senso della lunghezza, contratta nellazona mediana in corrispondenza di due altari laterali. Sembra affiorare l’idea borrominiana dello spazio presente nella Chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane, rafforzato dalla presenza delle quattro porte laterali (due poste all’ingresso che danno alla sacrestia e due a fianco dell’altare maggiore che immettono nella clausura), dall’unico ordine delle lesene (colonne nella chiesa romana) che collegano tra loro i tre altari e la cantoria, dalla forma stessa della cantoria posta al di sopra dell’ingresso principale, una forma ovale schiacciata alle estremità. Non esistono, o meglio non sono stati ancora ritrovati, disegni piante o relazioni relative alla Chiesa, ma la suggestione borrominiana è rafforzata dai contatti che questo Monastero vanta sin dall’inizio del Seicento con il convento di Santa Maria in Vallicella a Roma dove operava il Borromini. Per alcuni anni fu padre in questo convento Francesco Maria Honorati fratello di Suor Isabella, Badessa per ben sette volte dal 1619 al 1647 nel Monastero di Santa Maria Maddalena, con la quale intrattiene contatti e dei quali restano a testimonianza i due reliquiari di legno intagliato e dorato, conservati nel Museo delle Arti Monastiche, che Francesco Maria inviò alla sorella nel 1625 subito dopo la canonizzazione di San Filippo Neri.</p> <p>La chiesa recentemente è stata oggetto di un restauro complessivo delle strutture e degli arredi; il restauro con- dotto con criteri filologici ha riscoperto i materiali e i colo- ri originari e ha eliminato tutte le sovrastrutture che si erano sovrapposte nei tempi per riportare la chiesa alle sue linee essenziali.</p> <p>Questa presenta una copertura con volta dipinta; al centro è rappresentata <em>l’Assunzione di Santa Maria Maddalena; </em>l’iconografia assai comune a partire dal secolo XVI e per tutto il periodo della controriforma presenta la Santa avvolta in un grande manto che ascende al cielo sostenuta da due angeli, uno dei quali porta il suo vaso di unguento e l’altro la croce, un angelo sopra di lei è pronto per incoronarla. L’opera è ascrivibile per le caratteristiche stilistiche al secolo XVIII. Ai lati, in quattro medaglioni con cornice in stucco, sono poste le raffigurazioni dei <em>quattro Evangelisti</em>, opera che un pittore locale ha eseguito nel 1919 e che il recente restauro ha mantenuto. La chiesa presenta tre altari, quello di sinistra intitolato a <em>Santa Maria Assunta</em>, l’altare maggiore alla <em>Madonna della </em>Consolazione e a Santa Maria Maddalena e quello di de- stra alla Madonna del Carmine e a San Filippo Neri, come ulteriore testimonianza del legame del Monastero con i padri Filippini. Ai lati dell’altare maggiore sono posti due dipinti di modesta fattura raffiguranti due episodi della vita della Maddalena: <em>Noli me tangere </em>in cui Cristo appare alla Santa comandandole di non toccarlo ma di andare dai suoi discepoli ad annunciare che egli era risorto e la <em>Comunione della Madda</em>lena impartita dagli angeli.</p> <p>A completare l’arredo dell’altare maggiore compaiono due straordinari candelabri, oggi conservati all’interno del Monastero. Di notevoli dimensioni (altezza cm. 2,70) sono caratterizzati da un ricco lavoro di incisione e modellazione a tutto tondo e bassorilievo di motivi naturali- stici e testine angeliche.</p> <p>Nelle pareti laterali in prossimità dell’altare maggiore sono posti due reliquiari ad urna sorretti da due angeli in volo in legno intagliato e dorato, gli stessi sono sormontati dal busto del Santo, il cui mantello e la base sono finemente incisi a motivi naturalistici. L’altare di sinistra, per analogia con l’altro posto di fronte a cui è tipologicamente affine, è riferibile agli anni ’70 del XVII secolo. Completa l’arredo ligneo della Chiesa la cantoria posta di fronte all’altare maggiore.</p> <p>Tutti i lavori di intaglio ligneo ripropongono l’eccezionale fastosità ed esuberanza del primo Seicento, reinterpretata, nella seconda metà del secolo, con una resa estrosa e spontanea che ci riporta all’attività di intagliatori locali, come gli Scoccianti di Cupramontana e i Giglioni di Arcevia.</p> <p><strong>Le opere pittoriche.</strong><img style="float: right; border-width: 100px;" src="images/ErnstDeSchayck.jpg" alt="" width="317" height="467" /></p> <p><strong>Ernst De Schayck </strong>(Utrecht, 1567 - 1631), <em>Madonna della cintola, olio su tela.  </em>Ernst De Schayck pone la propria firma e la data su questo dipinto collocato all’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria Mad dalena. Poco si sa della formazione di questo pittore olandese discendente da una famiglia di pittori e documentato in Italia sin dal 1598, precisamente ad Imola, dove esegue un ritratto e il suo primo dipinto religioso per la chiesa di San Giuliano, che testimoniano la sua adesione ai moduli fiamminghi con una particolare attenzione alla realtà e una buona capacità di ritrattista che contraddistinguerà tutta la sua produzione. Fino agli inizi del Seicento lavora in Emilia approfondendo la conoscenza della tarda pittura cinquecentesca emiliana e appropriandosi del gustoper i grandi raggruppamenti di figure dovuto all’influsso di Bar tolomeo Passarrotti.</p> <p>Non si conosce la data precisa del suo arrivo nelle Marche, ma al 1600 appartiene l’opera datata e firmata raffigurante l’<em>Adorazione dei Pastori </em>e dipinta per la Chiesa di San Francesco a Camerano, mentre dal 1609 inizia la sequenza regolare di pitture in cui l’artista si firma come abitante di Castelfidardo. Il decennio si apre con i lavori per Filottrano e continua con un’attività documentata ad Appignano, Mondolfo, Lugo di Romagna, Sassoferrato, Matelica, Ripatransone, Recanati e San Severino, dove lascia la sua ultima opera documentata e datata al 1631.</p> <p>Una sua unica opera resta a Castelfidardo, cittadina nella quale avrebbe abitato sino a tutto il secondo decennio del Seicento. In questo periodo è possibile un suo breve soggiorno a Macerata dove i documenti d’archivio testimoniano alcuni suoi lavori di cui però si è persa ogni traccia. Il dipinto di Serra de Conti datato 1617 rientra quindi nel periodo del suo soggiorno marchigiano e gli viene commissionato dal- la nobile Innocenzi di Ostra Vetere il cui stemma è riportato, accanto alle iniziali, sotto la data e la firma dell’artista. In quell’anno svolgeva le funzioni di Madre Vicaria del Monastero la nobile Cornelia Maria Honorati, figlia di Lorenzo Honorati, nobile di reggimento di Serra, nobile della città di Jesi, medico della città, e di Fulgenzia Innocenzi di Ostra Vetere, sposa in seconde nozze.</p> <p>Il dipinto è quindi un dono della zia, sorella della madre, alla giovane madre vicaria che, nel 1619, viene eletta Madre Badessa e l’incarico triennale le sarà riconfermato per ben sette volte nell’arco della sua vita, a testimonianza della significativa presenza di questa nobile che sin dall’inizio dette al Monastero quell’impronta di una comunità culturalmente aperta e consapevole che permane sino ai nostri giorni. Rappresenta la <em>Madonna in trono con bambino </em>che consegnano le cinture, simbolo dell’ordine agostiniano, a Sant’Agostino e a Santa Monica, Santi posti ai lati del trono medesimo; dietro di loro, secondo una scansione simmetrica e verticale, compaiono a sinistra figure di prelati, mentre a destra sono raffigurati re e regine. In primo piano a mezzo busto vengono rappresentati quattro Santi in adorazione.</p> <p> </p> <p><strong><img style="float: right;" src="images/ClementeMaioli.jpg" alt="" />Clemente Maioli </strong>(documentato tra il 1634 e il 1673), <em>Assunzione della Vergine, </em>olio su tela, 1668.  L’opera raffigurante <em>l’Assunzione della Vergine </em>è posta al primo altare a sinistra, altare con iuspatronato della famiglia Honorati, che commissiona il dipinto all’artista ferrarese Clemente Maiolo che la esegue nel 1668, come testimoniano la firma e la data poste ai piedi del sepolcro della Vergine, in basso a sinistra.</p> <p>Si ignorano il luogo e la data di nascita del pittore che è attivo a Roma tra il 1634, anno in cui risulta iscritto all’Accademia di San Luca, e il 1673, ultima menzione dell’artista prima della sua morte di cui non si conosce la data. Impegnato come copista, restauratore, disegnatore per arazzi, ritrattista, copia più volte dal vero le opere del pittore viterbese Giovan Francesco Romanelli (1610-1662), suo maestro, con il quale esegue, fra l’altro, agli inizi della sua attività di frescante, gli affreschi del sottarco nella cappella Celsi ai Santi Domenico e Sisto in Roma.</p> <p>Della sua permanenza romana l’opera più significativa, anche per l’interessamento di Papa Alessandro VII, è sicuramente la decorazione della volta del salone della biblioteca Alessandrina alla Sapienza, dove viene raffigurato <em>Il Trionfo della Religione </em>e dove si dimostra la sua abilità nel saper organizzare decorazioni di vasti spazi. L’<em>Assunzione </em>della Chiesa della Maddalena è un dipinto inedito fra i pochi rimasti del pittore e si colloca prima della parentesi ferrarese, città dove l’artista è documentato nel 1671 con affreschi raffiguranti episodi della vita di San Gaetano nella chiesa di Santa Maria della Pietà dei Teatini.</p> <p>L’opera, raffigurante il rapimento della Madonna in cielo in anima e corpo tre giorni dopo la morte, ripropone la tipica strutturazione in tre parti sovrapposte; la Vergine è posta nella parte superiore mentre viene trasportata in cielo da cori di angeli, secondo i canoni della controriforma tiene le braccia aperte, e lo sguardo è rapito in cielo. Sotto di loro i dodici Apostoli in preghiera e adorazione circondano il sepolcro aperto e pieno di rose, mentre ai piedi dello stesso un angelo raccoglie i fiori ed indica la Madonna alla quale è riferita l’iscrizione nella parte più alta dell’ancona “Sponsa Veni Coronaberis”.</p> <p>Fra gli apostoli si riconosce, in primo piano verso sinistra, San Pietro, con le chiavi del Paradiso. Il dipinto richiama nell’equilibrata azione scenica di chiara derivazione emiliana l’opera di Annibale Carracci di uguale soggetto conservata presso la Pinacoteca nazionale di Bologna, mentre nei panneggi movimentati delle figure ritorna quella componente romana d’ambito cortonesco propria della formazione del Majolo.</p> <p> </p> <p><img style="float: right;" src="images/autoreignoto.jpg" alt="" /><strong>Autore ignoto</strong>, <em>Madonna del Carmine, </em>secolo XVII seconda metà, olio su tela, primo altare a destra.  Non si hanno notizie documentarie relative a questo dipinto po- sto al primo altare a destra, simile nella struttura e nelle dimensioni a quello posto di fronte che presenta il dipinto di Clemente Majolo raffigurante <em>l’Assunzione della Vergine</em>.</p> <p>Si tratta comunque di un lavoro più modesto se confrontato con le opere del de Schayck e del Majolo, attribuibile ad un artista locale della seconda metà del secolo XVII che ripropone i temi della pittura devozionale controriformata. Il dipinto rappresenta nella parte superiore la Madonna coronata con bambino che tende a Simon Stok, frate inglese fondatore dell’ordine carmelitano, mai ufficialmente canonizzato, ma molto venerato dalla chiesa cattolica, lo scapolare, sopraveste pen- dente sul petto e sulle spalle che secondo la tradizione salva chi lo indossa dal fuoco dell’inferno. Intorno al frate inginocchiato sono rappresentati altri nove santi in adorazione e preghiera.</p> <p>Al centro è rappresentata a mezzo busto Santa Chiara d’Assisi, sopra di Lei, a sinistra San Francesco inginocchiato nell’atto di leggere le sacre scritture, affiancato dalla figura del San Sebastiano legato all’albero e trafitto da frecce. In piedi sulla destra San Pietro martire, frate domenicano ricordato per la sua tenace opposizione alle eresie, è rappresentato con un coltello confitto nel cranio e una spada nel petto, mentre regge la palma simbolo del martirio. Un ultimo gruppo è raffigurato a mezzo busto in basso in primo piano e vi compaiono da sinistra Santa Caterina d’Alessandria, San Lorenzo, San Filippo Neri, San Nicola e Sant’Agata.</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p><span style="font-size: 10pt;"><em>AA.VV. Guida di Serra De'Conti. La storia , l'arte i musei. Sistema Museale della provincia di Ancona, 2011.</em></span></p> <p> </p> LA BANDA MUSICALE 2015-10-16T14:45:33+00:00 2015-10-16T14:45:33+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/167-la-banda-musicale Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p> </p> <p>La Centenaria Società Concertistica di Serra de’ Conti ieri e oggi</p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-132.jpg" alt="" width="458" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-131.jpg" alt="" width="700" height="499" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-130.jpg" alt="" width="700" height="496" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-129.jpg" alt="" width="700" height="483" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-128.jpg" alt="" width="700" height="490" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-127.jpg" alt="" width="700" height="438" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-126.jpg" alt="" width="700" height="425" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-125.jpg" alt="" width="700" height="466" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-124.jpg" alt="" width="700" height="525" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-123.jpg" alt="" width="525" height="700" /></p> <p> </p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p> </p> <p>La Centenaria Società Concertistica di Serra de’ Conti ieri e oggi</p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-132.jpg" alt="" width="458" height="700" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-131.jpg" alt="" width="700" height="499" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-130.jpg" alt="" width="700" height="496" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-129.jpg" alt="" width="700" height="483" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-128.jpg" alt="" width="700" height="490" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-127.jpg" alt="" width="700" height="438" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-126.jpg" alt="" width="700" height="425" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-125.jpg" alt="" width="700" height="466" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-124.jpg" alt="" width="700" height="525" /></p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-banda/la-memoria-dei-luoghi-it-123.jpg" alt="" width="525" height="700" /></p> <p> </p> <p><img src="http://win.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> MONASTERO DI SANTA MARIA MADDALENA - ANTICHE RICETTE 2015-10-16T14:44:50+00:00 2015-10-16T14:44:50+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/166-monastero-di-santa-maria-maddalena-antiche-ricette Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p>UN ANNO IN CUCINA</p> <p>Prima de’ Santi “...si fa una fornata di pane per la carità generale che la fa il fattore...”<br /> <br /> 2 Novembre I Morti “...si fa secondi il solito la fava con le cotichelle fresche...”</p> <p>11 Novembre San Martino “...si danno... le cresce con il formaggio per farle ci vogliono... farina... formaggio compresovi le grattature... ovi...aromi ed aglio a giudizio...”</p> <p>Domeniche di Carnevaletto “...si danno li pasticcetti, per farli che bastino per 44 persone ci vogliono libre tre di zuccaro rotame, libre 5 di farina ovi per dento n. 17, distrutto, due ovi di vino e si tagliano con li spighetti...”<br /> Quaresima dell’Avvento “...il giorno che si digiuna in pane ed acqua alli fattori le si danno due pagnotte...”</p> <p>23 Dicembre Antevigilia di Natale “...si da alla sagrestana una canestrella di meli per fare la crostata al Padre confessore...”</p> <p>25 Dicembre Natale “...si da il lesso di capponi, minestra guazzetto di pollo e migliacci... alla serva le si da arnione e cervello...”<br /> per quando si ammazzano i maiali “...si mette a cuocere una pigna di cece o altri legumi per li coloni che portano li maiali... il migliaccio si fa nella solita teglia e s’insacca nei budelli. Alli uomini che scarnificano le si da la colazione, pranzo e cena e gli ossi d’un muso, le stesse si danno al fattore e fattora, acquarola, a quelli che insaccano le salcicce vestono le lonze fanno salami e ciauscoli...”<br /> settimana prima di settuagesima “...si fanno le farrate si mettono a cuocere 10 libre di farro ben fitto le foglie grosse altrimenti si rompono alla fornara le si da per cuocerla due fascine una pizza di pan negro e da bevere...”</p> <p>Domenica di settuagesima “...vengono le torte li coloni che devono portarle sono l’Ortolano e il Giuseppetti... nelle canestre li ci si mettono 4 biscottini grossi 2 mane speziate, 4 pagnottelle merletti di francie...”<br /> Ultima Domenica di Carnevale “...si manda alli sigg. sindaci una frittata con le teste d’agnello ovvero li ravioli...”<br /> Mezza Quaresima “...si fanno le cialde nella solita pigna...”<br /> Sabato delle Palme “...si fanno le frittelle si mandano al Padre confessore Professori e Sagrestano un piatto e mezzo reale per caduno...”</p> <p>Sabato Santo “...si da all’acquarola una spalla di agnello...”</p> <p>Pasqua “...per le cresce di Pasqua si fa tutta un’intrisa... Quelle che non prendono la crescia le si fa un buccellato con anici e zuccaro sopra...”</p> <p>mese di Maggio e Giugno “...ad arbitgro della superiora si fa una piccola ricreazione facendosi maccaroni con zuccaro e cannelle frittate e pasticcetti con la ricotta...”<br /> per quando vengono le torte “...si preparano ai coloni che portano le torte delle canestre con 4 biscotti grossi, 2 mane speziate, pagnottelle, merletti di francia fettucce a chi porta il latte. A quelli di Serra si da da bere a quelli di fuori si da da bere e da mangiare...”</p> <p>22 Luglio Santa Maria Maddalena “...mostaccioli dal pieno per le due conventuali e li fattori... fatti nella forma della stella o altra consimile che stanno nella credenza ai piedi della scala della cantina...”<br /> per quando viene il grano e il grano turco “...alli coloni di Montalboddo li si danno li tagliolini e prosciutto se vengono di viglia le sardelle... e quattro biscottini... e un paio di legacce...”</p> <p>11 Agosto Santa Chiara “...si fa...l’arrosto di pollo e si da per soprapietanza una fetta di lonza... la coratella fritta di castrato...”</p> <p>4 Ottobre San Francesco “...stessi regali di Santa Chiara...”<br /> per quando muoiono le Monache “...alli 9 coloni che vengono alle esequie le si danno da mangiare li taglioloni e pagnotta bianca caduno e sei pagnotte bianche che se le portano a casa. Alla fornara le si da un piatto cupo e mezzo reale di tagliolini due pagnotte bianche e una vasetta di vino... A chi guarda la defonta le si fanno le spese e le si da ogni volta che mangiamo il pane bianco due pagnotte...</p> <p>Alla beccamorta le si da due piattelle di tagliolini due pagnotte bianche una vasetta di vino due scodelle di fave e un pezzo di lardo. A chi mura la sepoltura due pagnotte bianche e una vasetta di vino.”</p> <p>Persone ricompensate abitualmente per servizi resi al monastero.<br /> padre confessore<br /> sagrestano<br /> professori<br /> sindaci del monastero<br /> fattore<br /> fattora<br /> coloni<br /> fornara<br /> falegname<br /> fabbro<br /> macellaro<br /> serva<br /> acquarola<br /> postiglione</p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-ricette/la-memoria-dei-luoghi-it-56.jpg" alt="" width="485" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-ricette/la-memoria-dei-luoghi-it-57.jpg" alt="" width="700" height="598" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-ricette/la-memoria-dei-luoghi-it-58.jpg" alt="" width="700" height="386" /></p> <p> </p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p>UN ANNO IN CUCINA</p> <p>Prima de’ Santi “...si fa una fornata di pane per la carità generale che la fa il fattore...”<br /> <br /> 2 Novembre I Morti “...si fa secondi il solito la fava con le cotichelle fresche...”</p> <p>11 Novembre San Martino “...si danno... le cresce con il formaggio per farle ci vogliono... farina... formaggio compresovi le grattature... ovi...aromi ed aglio a giudizio...”</p> <p>Domeniche di Carnevaletto “...si danno li pasticcetti, per farli che bastino per 44 persone ci vogliono libre tre di zuccaro rotame, libre 5 di farina ovi per dento n. 17, distrutto, due ovi di vino e si tagliano con li spighetti...”<br /> Quaresima dell’Avvento “...il giorno che si digiuna in pane ed acqua alli fattori le si danno due pagnotte...”</p> <p>23 Dicembre Antevigilia di Natale “...si da alla sagrestana una canestrella di meli per fare la crostata al Padre confessore...”</p> <p>25 Dicembre Natale “...si da il lesso di capponi, minestra guazzetto di pollo e migliacci... alla serva le si da arnione e cervello...”<br /> per quando si ammazzano i maiali “...si mette a cuocere una pigna di cece o altri legumi per li coloni che portano li maiali... il migliaccio si fa nella solita teglia e s’insacca nei budelli. Alli uomini che scarnificano le si da la colazione, pranzo e cena e gli ossi d’un muso, le stesse si danno al fattore e fattora, acquarola, a quelli che insaccano le salcicce vestono le lonze fanno salami e ciauscoli...”<br /> settimana prima di settuagesima “...si fanno le farrate si mettono a cuocere 10 libre di farro ben fitto le foglie grosse altrimenti si rompono alla fornara le si da per cuocerla due fascine una pizza di pan negro e da bevere...”</p> <p>Domenica di settuagesima “...vengono le torte li coloni che devono portarle sono l’Ortolano e il Giuseppetti... nelle canestre li ci si mettono 4 biscottini grossi 2 mane speziate, 4 pagnottelle merletti di francie...”<br /> Ultima Domenica di Carnevale “...si manda alli sigg. sindaci una frittata con le teste d’agnello ovvero li ravioli...”<br /> Mezza Quaresima “...si fanno le cialde nella solita pigna...”<br /> Sabato delle Palme “...si fanno le frittelle si mandano al Padre confessore Professori e Sagrestano un piatto e mezzo reale per caduno...”</p> <p>Sabato Santo “...si da all’acquarola una spalla di agnello...”</p> <p>Pasqua “...per le cresce di Pasqua si fa tutta un’intrisa... Quelle che non prendono la crescia le si fa un buccellato con anici e zuccaro sopra...”</p> <p>mese di Maggio e Giugno “...ad arbitgro della superiora si fa una piccola ricreazione facendosi maccaroni con zuccaro e cannelle frittate e pasticcetti con la ricotta...”<br /> per quando vengono le torte “...si preparano ai coloni che portano le torte delle canestre con 4 biscotti grossi, 2 mane speziate, pagnottelle, merletti di francia fettucce a chi porta il latte. A quelli di Serra si da da bere a quelli di fuori si da da bere e da mangiare...”</p> <p>22 Luglio Santa Maria Maddalena “...mostaccioli dal pieno per le due conventuali e li fattori... fatti nella forma della stella o altra consimile che stanno nella credenza ai piedi della scala della cantina...”<br /> per quando viene il grano e il grano turco “...alli coloni di Montalboddo li si danno li tagliolini e prosciutto se vengono di viglia le sardelle... e quattro biscottini... e un paio di legacce...”</p> <p>11 Agosto Santa Chiara “...si fa...l’arrosto di pollo e si da per soprapietanza una fetta di lonza... la coratella fritta di castrato...”</p> <p>4 Ottobre San Francesco “...stessi regali di Santa Chiara...”<br /> per quando muoiono le Monache “...alli 9 coloni che vengono alle esequie le si danno da mangiare li taglioloni e pagnotta bianca caduno e sei pagnotte bianche che se le portano a casa. Alla fornara le si da un piatto cupo e mezzo reale di tagliolini due pagnotte bianche e una vasetta di vino... A chi guarda la defonta le si fanno le spese e le si da ogni volta che mangiamo il pane bianco due pagnotte...</p> <p>Alla beccamorta le si da due piattelle di tagliolini due pagnotte bianche una vasetta di vino due scodelle di fave e un pezzo di lardo. A chi mura la sepoltura due pagnotte bianche e una vasetta di vino.”</p> <p>Persone ricompensate abitualmente per servizi resi al monastero.<br /> padre confessore<br /> sagrestano<br /> professori<br /> sindaci del monastero<br /> fattore<br /> fattora<br /> coloni<br /> fornara<br /> falegname<br /> fabbro<br /> macellaro<br /> serva<br /> acquarola<br /> postiglione</p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-ricette/la-memoria-dei-luoghi-it-56.jpg" alt="" width="485" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-ricette/la-memoria-dei-luoghi-it-57.jpg" alt="" width="700" height="598" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-ricette/la-memoria-dei-luoghi-it-58.jpg" alt="" width="700" height="386" /></p> <p> </p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> MONASTERO DI SANTA MARIA MADDALENA - ARCHIVI 2015-10-16T14:42:04+00:00 2015-10-16T14:42:04+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/163-monastero-di-santa-maria-maddalena-archivi Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-archivio/la-memoria-dei-luoghi-it-133.jpg" alt="" width="525" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-archivio/la-memoria-dei-luoghi-it-133.jpg" alt="" width="525" height="700" /></p> MONASTERO DI SANTA MARIA MADDALENA - FARMACIA E BOTANICA 2015-10-16T14:42:56+00:00 2015-10-16T14:42:56+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/164-monastero-di-santa-maria-maddalena-farmacia-e-botanica Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-98.jpg" alt="" width="487" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-99.jpg" alt="" width="476" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-100.jpg" alt="" width="477" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-101.jpg" alt="" width="446" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-102.jpg" alt="" width="467" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-103.jpg" alt="" width="420" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-104.jpg" alt="" width="483" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-105.jpg" alt="" width="427" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-106.jpg" alt="" width="437" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-107.jpg" alt="" width="374" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-108.jpg" alt="" width="461" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-109.jpg" alt="" width="578" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-110.jpg" alt="" width="516" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-111.jpg" alt="" width="505" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-112.jpg" alt="" width="522" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-113.jpg" alt="" width="507" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-114.jpg" alt="" width="518" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-115.jpg" alt="" width="512" height="700" /></p> <p> </p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-116.jpg" alt="" width="452" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-117.jpg" alt="" width="507" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-118.jpg" alt="" width="505" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-119.jpg" alt="" width="600" height="643" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-120.jpg" alt="" width="598" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-121.jpg" alt="" width="600" height="687" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-122.jpg" alt="" width="525" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-98.jpg" alt="" width="487" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-99.jpg" alt="" width="476" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-100.jpg" alt="" width="477" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-101.jpg" alt="" width="446" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-102.jpg" alt="" width="467" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-103.jpg" alt="" width="420" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-104.jpg" alt="" width="483" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-105.jpg" alt="" width="427" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-106.jpg" alt="" width="437" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-107.jpg" alt="" width="374" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-108.jpg" alt="" width="461" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-109.jpg" alt="" width="578" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-110.jpg" alt="" width="516" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-111.jpg" alt="" width="505" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-112.jpg" alt="" width="522" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-113.jpg" alt="" width="507" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-114.jpg" alt="" width="518" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-115.jpg" alt="" width="512" height="700" /></p> <p> </p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-116.jpg" alt="" width="452" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-117.jpg" alt="" width="507" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-118.jpg" alt="" width="505" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-119.jpg" alt="" width="600" height="643" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-120.jpg" alt="" width="598" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-121.jpg" alt="" width="600" height="687" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-farmacia/la-memoria-dei-luoghi-it-122.jpg" alt="" width="525" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> MONASTERO DI SANTA MARIA MADDALENA - MANOSCRITTI MUSICALI 2015-10-16T14:43:51+00:00 2015-10-16T14:43:51+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/165-monastero-di-santa-maria-maddalena-manoscritti-musicali Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p>Manoscritti musicali custoditi nell’Archivio del Monastero di S. Maria Maddalena</p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-59.jpg" alt="" width="700" height="527" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-60.jpg" alt="" width="700" height="537" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-61.jpg" alt="" width="700" height="507" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-62.jpg" alt="" width="558" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-63.jpg" alt="" width="539" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-64.jpg" alt="" width="524" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-66.jpg" alt="" width="542" height="700" /><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-66.jpg" alt="" width="542" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-67.jpg" alt="" width="537" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-68.jpg" alt="" width="548" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-69.jpg" alt="" width="520" height="700" /></p> <p> </p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> <p>Manoscritti musicali custoditi nell’Archivio del Monastero di S. Maria Maddalena</p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-59.jpg" alt="" width="700" height="527" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-60.jpg" alt="" width="700" height="537" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-61.jpg" alt="" width="700" height="507" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-62.jpg" alt="" width="558" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-63.jpg" alt="" width="539" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-64.jpg" alt="" width="524" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-66.jpg" alt="" width="542" height="700" /><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-66.jpg" alt="" width="542" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-67.jpg" alt="" width="537" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-68.jpg" alt="" width="548" height="700" /></p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/comune-serradeconti/comune-serradeconti-archiviomonastero/comune-serradeconti-musica/la-memoria-dei-luoghi-it-69.jpg" alt="" width="520" height="700" /></p> <p> </p> <p><img src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/logo2/separatore.jpg" alt="" width="600" height="5" /></p> MUSEO DELLE ARTI MONASTICHE - video 2015-11-05T12:03:49+00:00 2015-11-05T12:03:49+00:00 http://www.lamemoriadeiluoghi.it/index.php/serra-de-conti/361-museo-delle-arti-monastiche-video Federica Candelaresi fedecandelaresi@libero.it <p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=HafGC1iE8NE" target="_blank" rel="alternate"><img style="float: left;" src="http://www.lamemoriadeiluoghi.it/images/youtube1.jpg" alt="" width="80" /></a></p> <p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=HafGC1iE8NE" target="_blank" rel="alternate">Museo delle Arti Monastiche di Serra de' Conti</a></p> <p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=HafGC1iE8NE" target="_blank" rel="alternate">Video prodotto dal Sistema Museale della Provincia di Ancona, 2011.</a></p> <p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=HafGC1iE8NE" target="_blank" rel="alternate"><img style="float: left;" src="images/youtube1.jpg" alt="" width="80" /></a></p> <p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=HafGC1iE8NE" target="_blank" rel="alternate">Museo delle Arti Monastiche di Serra de' Conti</a></p> <p><a href="https://www.youtube.com/watch?v=HafGC1iE8NE" target="_blank" rel="alternate">Video prodotto dal Sistema Museale della Provincia di Ancona, 2011.</a></p>